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Prima pagina del libretto delle idee di Bruno Fracarro.
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Torino 1929, firmato da Bruno Fracarro
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"Redaggo questo libretto solo a perché ritengo mi possa essere a suo tempo utile.
In esso esporrò cronologicamente delle idee che talvolta mi si affacciano alla mente, e non mi si accusi di essere per ciò un illuso, chè sono convito sono idee che tutti possono avere ma che solo forse tutti non serviranno.
Sono dell’avviso che una idea, (qualunque essa sia), anche se a priori "
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"molto semplice o insipida, possa dare, opportunamente trattata, un certo risultato sia esso morale, sia esso materiale.
Le scrivo solo per poterle a suo tempo ricordare, chè per la loro semplicità o per la loro superficialità altrimenti sfuggirebbero ben presto dalla memoria.
Per ognuna di esse cercherò di essere il più possibile sintetico, procurando però di pari tempo di non sacrificare alla sintesi la chiarezza. Bruno Fracarro."
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"L’idea sarà esposta cominciando con la data, ne seguirà il titolo, che cercherò sempre sintetizzante il succo, indi l’esposizione.
Assegnerò ad esse un numero d’ordine facendo noto che per le prime (4 o 5) che siano scritte ora ma concepite da 1 anno fa circa, sarò omessa la data.
Faccio rilevare come sul presente elenco manchi l’idea del “Dispositivo per identificare le stazioni radio” che è già stata convenientemente sfruttata e che ha dato e continua a dare un lusingante utile."
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"Padova 1927-1928 Sfruttante la pressione d’una combustione interna direttamente sul liquido.
C = camera di scoppio
A = dispositivo qualunque capace di introdurre la miscela, accenderla e scaricare i gas prodotti, con periodi regolari e/o regolabili
Q = tubo capace di una massa d’acqua convenientemente grande
S = valvola (di particolare cura) capace di chiudersi per una pressione eccedente nel senso della freccia
(N.D.R.: vedasi disegno in foto)."
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"Già sfruttato da terzi!! 1933 In particolare nei cinema ove più se ne sente il bisogno, quando si entra al buio.
Risponderebbero allo scopo dei fanalini, di luce propria o riflettenti quella dello schermo, (vedi fan. post. lucichette), posti in alto sullo schienale delle poltrone. Essi verrebbero coperti dalla schiena di un tizio che occupasse la poltrona.
Entrando e guardando dalla parte opposta allo schermo si troverebbero immediatamente i posti liberi.
L = debole luce che essendo rivolta verso S non disturba nessuno. (N.D.R.: vedasi disegno in foto)."
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"(N.D.R.: vedasi disegno in foto). Basato sul principio che di escludere che anche raggi del fascio secondario raggiungano l’occhio del sopraggiungente nel tratto e."
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"t = traiettoria dell’occhio del sopraggiungente
e = distanza minima entro la quale si avrebbe con una sorgente non munita di f, abbaglio
S = fondo stradale
s = fascio di raggi secondari
P = fascio di raggi preponderanti della L
L = sorgente luminosa con h molto piccolo (qualche m/n) (difficoltà ottico-fisica sormontabile)
f = frantino opaco orizzontale (20 o 30 cm)
Con tale disposizione per quanto interessa L nel tratto e non si avrebbe abbagliamento"
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"? – 5 – 1929
(razionale o niente)
Questo è più un tema che un’idea.
Ricordo in proposito con un semplice schizzo una cosa che esporla sarebbe troppo lungo. (N.D.R.: vedasi disegno in foto).
Lo schizzo in verità dice poco ma ripeto l’esposizione sarebbe interminabile! "
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"14 – 6 – 1929
Si tratta di un dispositivo (il meccanismo d’una pianola) opportunamente studiato, che possa venire applicato con facilità ad un comune pianoforte (e con uguale facilità staccato) in uno da trasformarlo (temporaneamente) in pianola.
Si può subito pensare ad un opportuno meccanismo da appoggiare sui tasti collegato con un tubo ad uno sgabello portante i pedali.
O infinite altre disposizioni."
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"3 – 7 – 1929
Un piccolo battello (30 o 40 cm) munito di motore abbastanza forte (motore a benzina con accensione diretta con fiamma e a 2 tempi) e munito di uno speciale dispositivo atto a far seguire al battello una rotta prima disegnata o foggiata (di molto impicciolita) con un filo di ferro. Il dispositivo dovrebbe far in modo di piegare il timone di una quantità proporzionale alla curvatura della rotta (itinerario) riprodotta in miniatura colla foggia data al fil di ferro.
Ciò si può realizzare sul modo che lo schema che segue illustra: (N.D.R.: vedasi disegno in foto)."
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"I due punti A e B collegati rigidamente portano una guida a sulla quale può scorrere il punto C che è richiamato da una molla nella direzione CH. Orbene se un molinello azionato dal moto del canotto fa percorrere, con velocità convenientemente ridotta, ai punti A e B, il fil di ferro mantenendoli entrambi a contatto con esso, il punto C si sposterà rispetto ad essi (punti A e B) di una quantità proporzionale alla curvatura (media nel tratto AB), e se esso comanda, con conveniente movimento di leve, il timone del canotto seguirà fedelmente la rotta prefissata.
Per rendere più semplice il meccanismo di leve bene varrebbe tenere fermi i punti A B e far muovere col mulinello di cui sopra, il fil di ferro.
Ovvero = :"
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"Più che dare una soluzione propongo il tema.
A mezzo di onde elettromagnetiche è da scartarsi a priori pel troppo paso, complicazione e costo!
Si potrebbe esperimentare la propagazione del suono (nelle più svariate frequenze anche di 10 o 20 periodi) nell’acqua su un raggio che se anche fosse di soli 30 o 50 metri sarebbe sufficientemente utile allo scopo.
I ricevitori del contatto (2 diaframmi risonanti a diversa frequenza, uno pel comando di timone a destra, l’altro a sinistra) immersi sull’acqua potrebbero con le loro oscillazioni (naturalmente nell’ipotesi che fossero sufficienti, così che non si può ne escludere ne scommettere se prima non si sono fatti accurati esperimenti) potrebbero controllare l’energia"
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"fornita da un mulinello (come al numero 6) che potrebbe servire come servo-motore pel comando del timone.
Circa poi il modo di controllare con le debolissime oscillazioni il servo motore, delle accurate ricerche ed esperienze potrebbero fruttare qualcosa, non escludendo un relais elettrico abidentesi con le nominate oscillazioni e comandante il circuito di una pila a secco, comandante a sua volta un minuscolo magnete comandante questo un innesto del servo motore. Azzardo esporre tale genere di disposizioni facendo rilevare come la prima difficoltà che risulterebbe da un primo esame venga di molto ridotta qualora si pensi che le potenze in gioco, compreso il servo motore, sono invero molto piccole!
S’intende che le perturbazioni sonore dovrebbero essere immerse nell’acqua, immergendo il dispositivo perturbante nella medesima."
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"3-7-1929
È una idea già un pò elaborata da IBW ma che è bene richiamare.
Un apparecchio, di moderate dimensioni e costo, di facilissima applicazione a qualsiasi radioricevitore e che permetta, sfruttando la proprietà amplificativa di quest’ultimo, di amplificare (in altoparlante) la voce o musica emessa in vicinanza del nominato amplifono.
Esso servirebbe ancora a far udire i suoni da un ambiente (o conversazioni), ove l’amplifono fosse messo, in un altro ove si trovasse il ricevitore."
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"Tale amplifono si potrebbe realizzare in una cassetta di molto modeste dimensioni contenente un microfono, un trasformatore telefonico e una pila inserita nel circuito primario-microfono. Tale cassetta porterebbe a serrafili (secondario del trasferimento che se _____ da una parte, permetterebbe la regolazione del volume di suono) che collegati con linea bifilare, lunga anche qualche 100 di metri, al circuito di griglia della 1a B.F. o della rettificatrice del radio ricevitore, realizzerebbe la disposizione esposta.
Il 10 gennaio 1935 sta per tentarsi il lancio.
5 agosto 1940 sono stati venduti 3.500 esemplari! In 4 serie diverse."
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"8-7-1929
Conviene richiamare l’attenzione sul numero 5 la cui idea potrebbe essere vantaggiosamente realizzata anziché con il dispositivo pneumatico, comune a tutte le pianole, con un dispositivo puramente elettrico che utilizza la stessa carta perforata.
Una tale realizzazione porterebbe a notevoli vantaggi manifestamente adatti a tal genere di accessorio in cui il fattore ingombro assume una importanza elevatissima. Di fatto diversa."
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"Con dispositivi puramente elettrici l’ingombro sarebbe fortemente ridotto, come pure, ma forse in minor misura il peso.
Con opportuni ______ e regolatori centrifughi della velocità i vantaggi della elasticità di manovra della disposizione pneumatica non sarebbero menomati.
I fori della _____ carta perforata potrebbero servire, magari con relais intermedi, a chiudere convenienti contatti, e con ciò la possibilità di usufruire (fatto d’altissima importanza industriale e commerciale) dei rotoli in commercio."
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"11-7-1929
È più un tema che una soluzione.
I generatori elettromagnetici di considerevoli tensioni contro intensità relative molto piccole presentano degli inconvenienti gravissimi sia nella costruzione sia nel funzionamento e per di più forniscono correnti niente affatto costanti.
Un generatore elettrostatico (v. macchine primitive dei pioneri dell’elettricità) potrebbe presentare (opportunamente e particolarmente studiato) una molto maggiore semplicità di costruzione."
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"Nella sua forma primitiva esso realizza proprio delle correnti continue ad elevati potenziali con intensità molto piccole. Non è poi da trascurare che il peso di tale generatore sarebbe sicuramente di molto inferiore a quello elettromagnetico per l’assenza dei nuclei di ferro dolce. E questa circostanza assumerebbe un’altra importanza in un ______ portatile dove il fattore peso è uno ______ più quotati.
La possibilità di ottenere continue correnti della nominata natura (per es. 500 V e 50 M) con una probabile molto maggiore semplicità (si pensi eliminato o quasi il filtro) rende il tema degno di attenzione."
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"Gennaio 1930
Un apparecchio trasformatore capace di fornire una corrente di 12 Volt con parecchi amp (100 o 150) che con applicazione di una spina a deviatura nel cruscotto dell’auto possa far funzionare il motorino di avviamento (già esistente) a prescindere dagli accius dell’auto.
È bene rilevare come il motorino di avviamento possa funzionare anche con corrente alternata, magari un po' a scapito del rendimento. Inoltre la potenza del trasformatore può essere molto ridotta pel fatto che l’avviamento dura poco."
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"Torino – 31 maggio 1930 (N.D.R.: vedasi disegno in foto). Una lampada al neon presenta agli effetti della corrente una inerzia davvero trascurabile nel senso di seguire perfettamente con la sua intensità luminosa le più piccole sfumature della variabilità della corrente che l’alimenta. Con un disco rotante sul quale siano praticati dei forellini disposti secondo una spirale (a passo costante) si possono proiettare successivamente e secondo tante linee attigue le varie intensità luminose nei vari istanti della lampada. Se la velocità del motore è sincrona con la corrente alternata sullo schermo si avrà l’andamento di un periodo come mostra la figura seguente."
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"È certo che sia con osservazioni dirette sullo schermo e meglio con scatto di durata perfettamente eguale al periodo della corrente si potrebbero fare dei rilievi interessanti.
È bene osservare come con l’osservazione diretta si veda sullo schermo l’immagine di molti periodi sovrapposti e quindi un andamento che è la media di questi, e che invece la fotografia con scatto esattamente eguale al periodo darebbe l’immagine fedele di un periodo libera dalla sovrapposizione di altri, come nel primo caso.
Esperimenti su tale genere di cose furono già fatti con esito soddisfacente nel laboratorio di IBW"