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"Torino 4-6-1930 (N.D.R.: vedasi disegno in foto). Per minuscole applicazioni (giocattoli) è una turbina ad azione.
Il vapore sotto una pressione relativa (1 o 2 Kg/cm) esce dall’ugello con velocità di 100 – 300 mt/s. la parte fissa delle palette fa si di utilizzare con vari gradini tale velocità e ciò con una unica girante riducendo la velocità della ruota di un numero doppio (o quasi) di volte il numero dei gradini rispetto alla velocità periferica eguale a quello del getto del vapore."
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"Torino 6-6-1930 (N.D.R.: vedasi disegno in foto). (per grammofoni o altre applicazioni del genere)
Mi richiamo alla turbinetta del n.12.
Se essa viene fatta ruotare nel senso inverso, positivo una opportuna regolazione della distanza della parte fissa (ovvero con altro sistema) potrebbe dare una grande elasticità di regolazione."
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"Torino 25-6-1930 È risaputo come la maggiore difficoltà che si incontra per effettuare, sia per filo sia per radio, una comunicazione televisiva risieda nel fatto di avere due organi nelle due stazioni che si muovono (che ruotano) in perfetto sincronismo.
Oso anzi dire che si deve ricercare in questa e solo in questa particolare difficoltà la ragione di un mancato repentino sviluppo.
Ecco l’idea: considerando che le reti di illuminazione elettrica urbana tendono ad essere poste in derivazione in modo da essere tutte alimentate anche per vastissime regioni (Lombardia e Piemonte per esempio) con la stessa esatta frequenza e forse si può pensare di utilizzare nel raggio utile di una eventuale trasmissione radiotelevisiva la possibilità di sincronismo ottenuta nell’alimentare il trasmitter e tutti i ricevitori con motorini sincroni derivati da tale rete."
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"(N.D.R.: vedasi disegno in foto). Giova qui richiamare un semplice sistema di rivelatura: una piastra opaca e munita di un forellino coperto da un filo di ferro dolce che può oscillare in un piano parallelo ad a per effetto di un piccolo magnete percorso dalla corrente da rivelare.
Le oscillazioni del filo scoprendo più o meno il forellino controllano una maggiore o minore quantità di luce che dopo la selezione data dal disco sincrono formava l’energia."
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"(N.D.R.: vedasi disegno in foto). 1) Disco per la formazione della linea; 2) Disco per la formazione dei quadri
Essi dischi vanno sovrapposti e coassiali. [omissis]:
Angolo del settore interessato da squadra = 1/N2
Numero quadri completi al secondo = n2 N2
Numero linee secondo cui resta scomposto 1 quadro = N1 (n1+n2)/n2 N2"
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"Torino 14 ott. 1930 (N.D.R.: vedasi disegno in foto). Uno schema lo illustra. 1 e 2 = camere di lavoro per aspirazione compressione scoppio e scarico. Cilindro interno generale attorno al suo asse scentrato. c = camera esterna fissa, d = diametro allungabile a molla (a tenuta). (Mancano le valvole che dovrebbero essere comandate a parte). "
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"Il motore risulterebbe a 4 tempi e come se fosse a 2 cilindri. Con più motori di tal tipo si potrebbero ottenere qualsivoglia numero totale di cilindri corrispondenti di un motore (a pistoni) normale. La semplicità di tale tipo è davvero interessante. (firma).
Accessorio d’auto. Misuratore di ripresa (accelerazione). 18 Torino 28 ott. 1930 notte
(N.D.R.: vedasi disegno in foto). Uno strumento atto a misurare l’accelerazione all’avviamento di una automobile con lettura in unità comprensibili al profano. Per esempio in km all’ora al minuto (km/ora minuto). Potrebbe destare curiosità per la novità e per l’utile e agevole continuo controllo del rendimento del motore."
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"Lo strumento sarebbe di estrema semplicità (per es. come schizzato in figura). Pur essendo contrario agli apprezzamenti non nascondo che l’idea mi sembra degna di attenzione. (firma)
(appendice) = è da porre in rilievo come lo strumento se fosse costruito per lettura bilaterale potrebbe dare la lettura del ritardo (accelerazione negativa) e misurare l’efficienza dei freni. Per tale seconda lettura essendo l’ordine di grandezza alquanto diverso si potrebbe assumere come unità: kilometri all’ora al secondo (km/ora secondo). Anche il profano saprebbe apprezzare lo spirito della lettura in quanto si renderebbe conto, per es., di quanti secondi abbisognano per frenare ed arrestare la vettura qualora questa sia lanciata ad una certa velocità. Sopra tutto però l’utilità maggiore risiederebbe nel fatto di avere un continuo preciso e assoluto controllo dell’efficienza dei freni. (firma)"
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"(N.D.R.: vedasi disegno in foto). Pile a secco che portano il potenziale base di griglia al giusto valore. (firma)"
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"Torino, 23 maggio 1931. (N.D.R.: vedasi disegni in foto). Schematicamente: alimentazione bifase (a 90°), meglio trifase. Disponendo le cose come da schizzo si ottiene un campo traslante con continuità "
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"passante cioè da un palo al successivo e così via (vedi motore a induzione). (N.D.R.: vedasi disegno in foto). La spinta circonferenziale che riceve il disco a pari velocità periferica tensione d’alimentazione è costante. Fin qui tutto va bene, ed ecco il cambio: rendere spostabile radialmente le coppie polari in modo da sfruttare la spinta costante su circonferenze di raggio diverso e quindi a varie velocità angolari. Pel massimo rendimento occorre che la velocità assoluta della parte del disco compresa tra i poli sia costante e ciò porterebbe ad avere una coppia linearmente variabile in funzione della desiderata velocità angolare. Caratteristica coppia massima è velocità angolare: (N.D.R.: vedasi disegno in foto). (firma)"
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"Torino 6 – 6 – ‘31 (N.D.R.: vedasi disegno in foto). Un collegamento fra due alberi motore a morso, con un sistema elastico a torrione. Un reostato con lamella colettata nel morso, collegato a 2 anelli colettori nell’albero motore. Una lettura in qualsiasi momento dà il valore (dopo conveniente taratura a fermo) istantaneo della coppia. (firma)"
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"Cfranco 10 gennaio 1933 Impianto telefonico con amplificatore a lampade termoioniche e altoparlanti. È da porre in rilievo la tutta particolare utilità del sistema non nelle usuali conversazioni telefoniche ove la segreteria può venir compromessa per la presenza di lesioni ma per uso di uffici, laboratori esteri, magazzini etc. ove il fatto di poter conversare con dipendenti senza"
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"distoglierli dal lavoro (il chiamante e chiamato non occorre si muovano per conversare potendo continuare a scrivere o far qualunque cosa) può portare a straordinarie economie di tempo e ad uno sfruttamento molto intensivo del dispositivo. (firma)"
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"Cfranco 19 gennaio 1933 (notte) Applicazione per comunicare al pubblico le programmazioni e sfruttare commercialmente annunci pubblicitari per conto di terzi. (firma)"
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"Cfranco 2 – 4 – ‘33 Un dispositivo munito di più chiavistelli controllati da altrettante resistenze (chiave) alimentate da sorgente locale. La previsione d’apertura dovrebbe essere quella d’equilibrio di una o più parti di Weston allo scopo di eliminare l’influenza delle variazioni di tensione della sorgente alimentatrice. "
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"Cfranco 12/3 – ‘33 Un accessorio ai radioricevitori per creare la musica eterea e il modo di impararla che è eterodina doppia. Sfruttamento della frequenza differenziando sensibilità con capacità pinolo e mano suonatore."
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"Cfranco 20/6 – ‘33 Un impianto unilaterale come nel N. 22 posto in luce ad uso industriale per dare ordini a masse di lavoratori in mezzo al frastuono. Apposta studiato a questo uso. A differenza di quanto esistente in commercio dovrebbe essere reso pratico non [omissis] essere dei particolari (imp. Interruzione e messa in funzione rapida)."
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"Cfranco 25/6 – ‘33 (N.D.R.: vedasi disegno in foto). Una realizzazione economica potrebbe riuscire di pratica applicazione in una infinità di casi domestici."
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"Cfranco 12 – 7 – 33 (N.D.R.: vedasi disegno in foto). Un dispositivo capace di lanciare una palla a circa 30 metri. 1) fissato a sostegno della rete (onde evitare un peso eccessivo pel fissaggio); 2) leva di comando di tensione del sistema elastico con motorino di scatto a fine [omissis] regolabile (gittata variabile); 3) angolo di lancio regolabile. Porlo in luce per il fatto che il lanciamento della palla sempre al medesimo punto consente il più metodico ed efficace tiramento del colpo. [omissis]. Assaggio del mercato con circolari ai tennis club. (firma)"
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"Cfranco 13 – 10 – 33 Organizzazione da fondare in una grande città capace di servire da punto di appoggio per acquisti (in genere piccoli acquisti) delle popolazioni della provincia che non possono muoversi o che non ritengono utile farlo per commissioni di piccola entità. La caratteristica essenziale per la riuscita sarebbe l’assoluta e completa generalità del genere di commissioni. Le commissioni potrebbero venir affidate per corrispondenza per telefono e a ½ agenti fissi e perlustranti periodicamente determinate zone. Necessaria notevole pubblicità per il lancio ma lanciata andrebbe e si svilupperebbe da sé."
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"Cfranco 20 – 3 – ‘36 Un piccolo amplificatore (80+56) con cuffia o ricevitore unico e microfono da tavolo da tenere sistemato nel tavolo di normale lavoro dell’infermo.
"Illuminatore per fare serrature porte d’ingresso 31 Cfranco 20 – 3 – ‘36
(N.D.R.: vedasi disegno in foto). Piccola lampada da montarsi sopra la serratura per porte di ingresso per illuminare il faro e rendere agevole nelle ore serali l’introduzione della chiave. Caratteristiche: piccola e decorativa, fissaggio con viti non possibili a manomettere, robustissime e con protezione assoluta della lampada da urti e furti, accensione con pulsante non a scatto per evitare di dimenticarla accesa o scherzi di terzi, stagno."
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"Cfranco 5 – 3 – 37 (N.D.R.: vedasi disegno in foto). Filtro a sintonia variabile da inserire tra il circuito Ant. Terra dei radioricevitori a scarsa selettività per aumentare questa importante proprietà. Si può perfezionare con completamento di filtro di banda. Induttore a R eolica adatta dopo prove e collaudi.
Fari antiabbaglianti per automezzi 33 Cfranco 5 – 8 – 1940
(N.D.R.: vedasi disegno in foto). Ambedue gli automezzi incrociantisi dovrebbero essere muniti del dispositivo a fianco illustrato e descritto in leggenda. Quando l’illuminazione reciproca dei due mezzi è tale da eccitare le cellule fotoelettriche (sistema di abbagliamento) queste eccitano gli amplificatori che mettono in azione gli schermi di luce e di vista in opposizione di fase tra l’uno e l’altro automezzo. Con ciò quando il proprio faro fa luce l’altro è oscurato e quando fa luce l’avversario è oscurata la vista al primo guidatore. Se la frequenza è ultra visiva (>20 v) ognuno dei [segue]
Leggenda: s = schermo elettromeccanico pulsante (che intercetta la luce del foro a determinata frequenza); S = “ “ “ (“ “ la vista del guidatore, in fase con s); F = cellula fotoelettrica sollecitata dall’illuminazione dell’automezzo sopraggiungente; A = amplificatore a valvole termoioniche con autofrequenza ultravisiva (20 periodi) innescato da F e capace di far azionare s e S; L = lenti acconce."
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"due guidatori vede l’automezzo avversario come questi avesse i fari spenti. Risultato pertanto assoluto. Per poterlo impiegare, tale sistema avrebbe bisogno dell’aiuto della legge? Non è detto, perché chi l’adottasse da solo potrebbe impiegarlo si solo con coloro i quali pure l’hanno adottato, ma dato l’effetto assoluto di soluzione completa molto probabilmente il sistema si diffonderebbe da solo (pensa ai camionisti che viaggiano quasi sempre di notte). Naturalmente la sensibilità delle cellule fotoelettriche ([omissis] da acconce lenti) dovrebbe essere tale da far entrare in funzione i dispositivi alla distanza di abbagliamento."
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"- Se i mezzi disponibili non sono acconci servirsi di questi per creare quelli.
- Non rammaricarsi di un errore ma servirsene solo quale insegnamento.
- Prima di esprimere un desiderio è necessario sapere limpidamente ciò che si vuole.
- Quando non si sa che cosa si vuole bisogna scrutare nella propria mente analizzando gli elementi, coordinarli, ricavarne una sintesi e il desiderio scaturisce da solo chiaro e cristallino.
- Quando la mente è satura di pensieri turbinosi, mal coordinati e pesanti, inevitabile tributo della vita umana, c’è un mezzo per riposarla in un’oasi ristoratrice. Bisogna affogarla nella scienza pura, nella matematica, nella fisica, il rifugio è freddo ma senza confini e nell’infinità le cose umane, che sono elementi caratteristicamente finiti, appaiono tremendamente rimpiccioliti, diventano trascurabili di fronte la maestosa illimitata potenza captiva e creativa della scienza."