Altoparlante sussidiario autonomo



Negli anni '40 viene progettato questo altoparlante da collegare a qualsiasi tipo di ricevitore per ottenere "un'audizione radiofonica" supplementare in un altro locale o all'aperto, fino a una distanza di un centinaio di metri.

Nella brochure viene sottolineata con orgolio l'eccellente qualità del prodotto, che, a differenza dei comuni altoparlanti, "consente di ottenere l'audizione supplementare senza togliere la benché minima energia al radioricevitore e senza pregiudicarne la normale efficienza".  
 

Alcune prime riflessioni sugli altoparlanti le troviamo nel libro delle idee di Bruno Fracarro, oltre al teleico (idea n. 22), sono interessanti le parole:

Idea n. 26

Telemegafono

Cfranco 20/6 – ‘33 Un impianto unilaterale come nel N. 22 posto in luce ad uso industriale per dare ordini a masse di lavoratori in mezzo al frastuono. Apposta studiato a questo uso. A differenza di quanto esistente in commercio dovrebbe essere reso pratico non [omissis] essere dei particolari (imp. Interruzione e messa in funzione rapida).