Amplificatore
Anni ’40, dopo la Grande Adunata Fascista, i fratelli Fracarro rilevano la necessità di fornire apparecchi amplificatori complessi nella costruzione ma semplici nell’utilizzo, per una facile diffusione del suono e della voce.
Naturalmente questa dell’adunata è solo un’occasione contingente in cui si nota tale esigenza, perché gli utilizzi possibili sono quasi infiniti. Si legge infatti: ad ogni esigenza di diffusione sonore (radio, dischi, microfono) in ogni occasione di raggruppamenti di folla (durante adunate culturali o politiche, manifestazioni sportive, pesche di beneficienza, balli eccetera) senza contare la possibilità di servizio anche per cinema sonoro. L’interesse per il cinema si riscontra anche in molti altri pensieri ed invenzioni dei fratelli Fracarro.
Idea n. 19
Un prima riflessione sull'amplificatore la si trova nel libro delle idee di Bruno Fracarro, che scrive:
Amplificatore di accoppiamento diretto
(N.D.R.: vedasi disegno in foto).
Pile a secco che portano il potenziale base di griglia al giusto valore. (firma)
Idea n. 23
E in seguito anche nell'idea numero 23 leggiamo:
Amplifono per le sale cinematografiche
Cfranco 19 gennaio 1933 (notte) Applicazione per comunicare al pubblico le programmazioni e sfruttare commercialmente annunci pubblicitari per conto di terzi. (firma)