Amplifono
Capita spesso di mettere a letto i propri bambini e di dover utilizzare un apparecchio per sentire, magari a diverse stanze di distanza, se si risvegliano nella notte. Il bambino piange, noi lo sentiamo ed ecco che corriamo a consolarlo. Amplifono ideato da Fracarro engli anni 35-40 è esattamente questo. Ma naturalmente gli utilizzi pensati dai creatori, vanno ben oltre…
Mille le possibilità, mille applicazioni: sorveglianza di uffici, negozi, laboratori ecc. ascolto non sospettato di conversazioni, ascolto di esecuzioni musicali, sorveglianza notturna, pubblicità vocale potente ed efficace ponendo l’lato parlante all’esterno, amplificazione anche a distanza di discorsi letture, prediche, canti, musiche ecc.
Idea n. 7
Un prima riflessione sull'amplifono la si trova nel libro delle idee di Bruno Fracarro, che scrive:
3-7-1929
È una idea già un pò elaborata da IBW ma che è bene richiamare.
Un apparecchio, di moderate dimensioni e costo, di facilissima applicazione a qualsiasi radioricevitore e che permetta, sfruttando la proprietà amplificativa di quest’ultimo, di amplificare (in altoparlante) la voce o musica emessa in vicinanza del nominato amplifono.
Esso servirebbe ancora a far udire i suoni da un ambiente (o conversazioni), ove l’amplifono fosse messo, in un altro ove si trovasse il ricevitore.
Tale amplifono si potrebbe realizzare in una cassetta di molto modeste dimensioni contenente un microfono, un trasformatore telefonico e una pila inserita nel circuito primario-microfono. Tale cassetta porterebbe a serrafili (secondario del trasferimento che se _____ da una parte, permetterebbe la regolazione del volume di suono) che collegati con linea bifilare, lunga anche qualche 100 di metri, al circuito di griglia della 1a B.F. o della rettificatrice del radio ricevitore, realizzerebbe la disposizione esposta.
Il 10 gennaio 1935 sta per tentarsi il lancio.
5 agosto 1940 sono stati venduti 3.500 esemplari! In 4 serie diverse.