Motore elettrico a velocità variabile
Idea n. 20
Torino, 23 maggio 1931. (N.D.R.: vedasi disegni in foto). Schematicamente: alimentazione bifase (a 90°), meglio trifase. Disponendo le cose come da schizzo si ottiene un campo traslante con continuità passante cioè da un palo al successivo e così via (vedi motore a induzione). (N.D.R.: vedasi disegno in foto). La spinta circonferenziale che riceve il disco a pari velocità periferica tensione d’alimentazione è costante. Fin qui tutto va bene, ed ecco il cambio: rendere spostabile radialmente le coppie polari in modo da sfruttare la spinta costante su circonferenze di raggio diverso e quindi a varie velocità angolari. Pel massimo rendimento occorre che la velocità assoluta della parte del disco compresa tra i poli sia costante e ciò porterebbe ad avere una coppia linearmente variabile in funzione della desiderata velocità angolare. Caratteristica coppia massima è velocità angolare: (N.D.R.: vedasi disegno in foto). (firma)